Tutto sui farmaci veterinari

Agostino Macrì
17 Giugno 2015
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Sia i farmaci veterinari sia i farmaci per gli uomini hanno le stessa finalità di prevenire e curare le malattie anche se esistono delle differenze sostanziali. Il mercato dei farmaci veterinari è quantitativamente  molto modesto rispetto a quello umano e si stima che sia di circa il  3 %. Ma le procedure per la registrazione sono di complessità analoga. Mentre il farmaco umano è destinato ad una sola specie, quello veterinario riguarda differenti specie (mammiferi, uccelli e pesci). Nell’ambito delle stesse specie animali vanno considerati gli animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo e gli animali da compagnia. Per questi ultimi si adottano criteri di valutazione simili a quelli dell’uomo e che tengono conto della lunghezza della vita e dei possibili effetti collaterali a lungo termine . Gli animali da allevamento hanno un periodo di vita breve ed è difficile che si manifestino conseguenze dopo i trattamenti farmacologici . Molto importanti sono invece gli studi di farmacocinetica che servono per capire il tempo di permanenza del farmaco nell’organismo degli animali. Da questi studi è possibile prevedere se esiste o meno il pericolo della presenza di residui nelle carni, nel latte o nelle uova destinate al consumo alimentare umano. In pratica quindi per i farmaci destinati all’uomo e agli animali da compagnia sono richieste informazione molto dettagliate sulla reale efficacia e sui possibili effetti a lungo termine, come ad esempio la possibilità che si verifichino delle malattie metaboliche (diabete, disturbi cardiovascolari, neoplasie, ecc.). Per gli animali destinati a produrre alimenti per l’uomo è molto importante la conoscenza degli effetti acuti e relativi alla presenza di residui. Sulla base di queste considerazioni va evidenziato che i medicinali ad uso veterinario sono studiati appositamente per gli animali cui sono destinati e che la somministrazione di farmaci ad uso umano agli animali , anche a parità di principio attivo,  potrebbe risultare più rischiosa per la salute dell’animale. Molti dei farmaci di uso umano sono di fondamentale importanza per il mantenimento delle buone condizioni di salute delle persone ed un loro uso corretto può contribuire a ridurre i costi sociali delle malattie. Per questo motivo il Sistema Sanitario Nazionale interviene contribuendo nelle spese per l’acquisto dei farmaci. Nel caso degli animali i proprietari debbono pagare per intero il costo dei farmaci stessi. L’associazione Europea per i Farmaci veterinari (IFAH-Europe) e quella italiana per la Salute Animale (AISA) hanno pubblicato delle “brochures” in cui spiegano i percorsi che vengono seguiti per la produzione e la registrazione dei farmaci e le modalità di utilizzazione. Maggiori informazioni si possono trovare nei siti www.ifahsec.org e http://aisa.federchimica.it
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