Sicurezza delle carni avicole e delle uova.

Scorrendo i comunicati stampa delle Autorità Sanitarie e le informazioni provenienti dai media, non è raro imbattersi in notizie che parlano di contaminazioni con salmonelle delle carni avicole o delle uova che provocano infezioni umane.  I focolai infettivi  riguardano prevalentemente Paesi extracomunitari e tutto questo non è casuale, ma dipende dalle misure di prevenzione attuate negli allevamenti dei volatili nei diversi Paesi. 

Granchio blu: una novità nella dieta mediterranea

Del granchio blu (Callinectes sapidus) se ne fa un gran parlare per i danni che arreca al nostro patrimonio ittico sia quello “selvaggio”, sia, e soprattutto, a quello degli allevamenti di molluschi. Si parla anche del suo consumo alimentare che potrebbe trasformare questo “flagello” in una ottima opportunità. Sembra infatti che la sua cattura non sia particolarmente difficoltosa e che dalla sua vendita si possono ottenere importanti guadagni.

“Barbecue”:  le piacevolezze e i pericoli associati alla cottura alla brace del cibo

Siamo ormai in piena estate e spesso comitive di amici e parenti si ritrovano in spazi all’aperto dove diviene quasi automatico radunare un po’ di legna o utilizzare del carbone e accenderla per ottenere della brace su cui cuocere alimenti di origine vegetale e/o animale da mangiare allegramente in compagnia.

Anche se la cottura del cibo alla brace sembra essere una cosa molto semplice, in realtà è abbastanza complicata e richiede una buona perizia; infatti anche tra i cuochi professionisti, non tutti si avventurano nel preparare piatti di questo tipo. 

GRANO DURO PER LA PASTA : QUELLO ITALIANO E’ VERAMENTE “ER PIU’ MEJO”

La pasta, fiore all’occhiello delle nostre produzioni alimentari, si ottiene dalla lavorazione della semola, essa stessa derivante dalla trasformazione del grano duro che, come è noto, ha la quantità di proteine ottimali per garantire delle ottime caratteristiche della pasta stessa.

La produzione di grano duro nazionale non è però sufficiente a coprire i fabbisogni dei nostri molini e pastifici  per cui è necessario ricorrere alle importazioni da altri Paesi. Questa nostra “carenza” presenta però anche dei lati positivi  in quanto i mugnai riescono a miscelare i diversi grani duri nazionali e di importazione  ottenendo delle “formulazioni” che spesso sono il motivo del successo della pasta “nazionale” tra i consumatori italiani e i tanti altri del resto del mondo.

Aspartame: la montagna OMS ha partorito il topolino

Preceduto da un ampio strombazzamento mediatico, il 14 luglio 2023, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha comunicato la sua ultima valutazione sulla sicurezza dell’aspartame che, diciamolo subito, è risultato essere potenzialmente (seppure moderatamente) cancerogeno per l’uomo. La valutazione è stata fatta dall’Agenzia Internazionale per il Cancro (IARC) che ha inserito il dolcificante nella categoria 2b (possibimente cancerogeno per l’uomo) che comprende circa altre 300 sostanze chimiche.

NUOVI DUBBI SULLA SICUREZZA DELL’ASPARTAME

L’aspartame si ottiene dalla reazione di due amminoacidi (acido aspartico e fenilanina esterificata con metanolo). E’ quindi un composto che deriva da sostanze naturali presenti anche nelle proteine dei nostri alimenti. Il suo potere dolcificante è pari a circa 200 volte quello dello zucchero; tale proprietà fu scoperta casualmente nel 1965 da un chimico che stava lavorando nella ricerca di nuovi farmaci.