Archivi tag: ogm

Papaya verde OGM: di che si tratta?

papaya

Recentemente, le Autorità di controllo del Belgio hanno segnalato al sistema di allerta europeo (RASFF) la vendita sul loro mercato nazionale della papaya verde geneticamente modificata (OGM). Trattandosi un alimento “novel food” non autorizzato nella Unione Europea, la vendita è stata sospesa. Cerchiamo di capire i motivi che hanno portato alla segnalazione.

Il virus che ha colpito la papaya e la papaya OGM

La pianta della papaya, che cresce nei climi tropicali e sub tropicali, è stata colpita da un virus che ne ha compromesso la coltivazione. Per risolvere il problema sono stati condotti importanti studi di ingegneria genetica che hanno consentito di ottenere delle piante OGM resistenti alla infezione del virus.

Allevamento degli animali e ormoni anabolizzanti: cosa sapere (2a parte)

Nel precedente appuntamento, avevamo concluso che è necessario non abbassare la guardia. L’uso  “grossolano” di ormoni comporta delle lesioni negli animali molto evidenti al momento della macellazione. La presenza di tali lesioni comporta l’esclusione delle carni dal consumo alimentare. Per superare tale problema i “frodatori” hanno messo a punto dei preparati costituiti da miscele di ormoni  in cui i singoli principi attivi sono presenti in concentrazioni molto basse e tali da non provocare alterazioni molto evidenti negli animali e che, soprattutto, “residuano” in concentrazioni  difficilmente rilevabili con i vecchi metodi di analisi. Per contrastare queste illegalità sono stati messi a punto nuovi metodi di analisi molto sofisticati che consentono di identificare concentrazioni infinitesime dei vari ormoni e quindi tenere sotto controllo il fenomeno.

Dazi USA: di che si tratta?

Il Governo USA ha deciso di appesantire i dazi doganali sulle merci importate dall’Unione Europea (UE). La ragione ufficiale di questa misura nasce a seguito dei favori fatti dall’UE  alla Compagnia Airbus che hanno danneggiato la concorrente americana Boeing che avrebbe perso centinaia di miliardi di dollari. Le questioni di questo genere sono dibattute nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) che cerca di mettere d’accordo le parti per evitare che si raggiungano conflitti che alla fine non giovano a nessuno. In questo caso però il WTO ha autorizzato gli USA ad applicare sanzioni “indirette” mediante l’inasprimento dei dazi doganali sulle merci importate dalla UE.

Ci possiamo fidare delle indicazioni accessorie sui nostri alimenti?

etichette alimentari indicazione stabilimento

Il Regolamento 1169/2011 obbliga i produttori a fornire ai consumatori, tramite le etichette, le informazioni sulle caratteristiche nutrizionali e la sicurezza degli alimenti messi in commercio. Le indicazioni più importanti sono l’elenco degli ingredienti, il valore nutrizionale, il contenuto in grassi, in zuccheri, in sale, la data di scadenza e anche la segnalazione di sostanze che possono provocare allergie in alcune persone.

La telenovela degli OGM si arricchisce di un nuovo capitolo

Come è ormai noto da tempo, gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), sono il frutto di studi di ingegneria genetica e consentono di conferire a piante o animali caratteristiche particolari diverse da quelle originali. Ad esempio in una pianta di riso può essere inserito un carattere per cui i chicchi contengano Vitamina A, oppure una pianta di mais divenga resistente all’attacco di un parassita. L’autorizzazione a produrre e a commercializzare gli alimenti OGM avviene con una procedura molto complessa in modo da essere certi della sicurezza per i consumatori.

Quale futuro per la ricerca italiana?

I risultati delle ricerche scientifiche disponibili dimostrano che il consumo di soia Geneticamente Modificata (GM)  da parte degli animali da allevamento, non comporta modifiche nella composizione del latte, della carne e/o delle uova prodotte, rispetto e a quelle ottenute alimentando gli animali con la soia “tradizionale”. Il Prof. Infascelli e i suoi collaboratori dell’Università di Napoli, hanno pubblicato i risultati di studi che dimostrerebbero la presenza di frammenti del DNA OGM nel latte di capre alimentate con la soia GM.