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LATTE E DERIVATI: ALLA SCOPERTA DEL LORO VALORE NUTRIZIONALE

latte e derivati

Il latte è un alimento completo che nessun tecnico alimentarista, anche he se dotato delle migliori materie prime, riuscirà mai a riprodurre. Basti pensare che, essendo l’unica fonte alimentare per i neonati, deve assicurare tutti i nutrienti necessari per la sopravvivenza e lo sviluppo.

I macronutrienti del latte

Nella tabella n° 1 sono riportati i valori dei “macronutrienti” presenti nel latte delle diverse specie animali in comparazione con quello della donna.

Sono riportati anche il latte di renna e di cammella che non sono normalmente utilizzati in Italia a scopo alimentare. Come si può facilmente notare, esiste una notevole varietà nella percentuale dei nutrienti che condiziona anche le modalità di consumo.

QUALE LATTE ABBIAMO A DISPOSIZIONE?

latte

Il latte è un alimento completo in quanto contiene proteine, grassi e zuccheri in modo perfettamente bilanciato. Inoltre, sono presenti vitamine e sali minerali di grandissimo valore.  Ripercorriamo la storia del latte e vediamo quanti e quali tipi di latte abbiamo a disposizione.

La storia del latte

Un tempo il latte veniva acquistato direttamente dagli allevatori dopo la mungitura e non di rado consumato crudo.

LA PRODUZIONE DEL LATTE E’ ECOSOSTENIBILE?

ruminanti latte produzione

Agli sportelli dell’UNC è arrivato un quesito circa l’ecosostenibilità della produzione del latte. Facciamo chiarezza.

La composizione del latte

Il latte, grazie ai nutrienti che contiene, è uno degli alimenti più importanti di cui disponiamo.

La sua composizione è molto simile nelle diverse specie animali e nella donna. I meccanismi che portano alla sua formazione sono però completamente diversi e sono dipendenti dalla fisiologia digestiva delle varie specie animali.

Osteoporosi: come prevenirla grazie ad una buona alimentazione

L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da un’alterazione della microstruttura dello scheletro a causa della perdita di calcio (Ca); le ossa divengono più fragili e sono quindi più sensibili alle fratture.

Allevamento degli animali e ormoni anabolizzanti: cosa sapere (2a parte)

Nel precedente appuntamento, avevamo concluso che è necessario non abbassare la guardia. L’uso  “grossolano” di ormoni comporta delle lesioni negli animali molto evidenti al momento della macellazione. La presenza di tali lesioni comporta l’esclusione delle carni dal consumo alimentare. Per superare tale problema i “frodatori” hanno messo a punto dei preparati costituiti da miscele di ormoni  in cui i singoli principi attivi sono presenti in concentrazioni molto basse e tali da non provocare alterazioni molto evidenti negli animali e che, soprattutto, “residuano” in concentrazioni  difficilmente rilevabili con i vecchi metodi di analisi. Per contrastare queste illegalità sono stati messi a punto nuovi metodi di analisi molto sofisticati che consentono di identificare concentrazioni infinitesime dei vari ormoni e quindi tenere sotto controllo il fenomeno.