La tragica bufala dell’efficacia del metanolo contro il Covid-19

Agostino Macrì
29 Luglio 2020
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La notizia è dello scorso aprile, ma non ha avuto un grande risalto mediatico. In Iran oltre 700 persone sono morte a seguito del consumo di metanolo che è stato assunto con la convinzione di una sua efficacia “preventiva” e/o terapeutica per combattere il Covid-19.

Cos’è il metanolo e che serve

Il metanolo, o alcol metilico, è il più semplice degli alcol organici. In natura è un “sottoprodotto” nella produzione delle bevande alcoliche.

In particolare nella fermentazione del mosto dell’uva è possibile la produzione di piccole quantità di metanolo che si accompagnano all’alcol etilico, ma non incidono sulla “sicurezza” del vino.

Problemi si possono invece avere nella preparazione dei “distillati” come ad esempio la “grappa” ottenuti dall’evaporazione e successiva concentrazione dell’alcol etilico. In questo caso durante l’ebollizione bisogna eliminare la prima “frazione” (detta di testa) perché contiene quasi esclusivamente il metanolo.

Si può anche ottenere con sintesi chimiche relativamente semplici e trova impiego come reagente in diversi processi chimici industriali, come solvente e soprattutto come combustibile nei motori a scoppio.

Impieghi illegali e conseguenze per la salute.

Il principale uso illegale è l’aggiunta alle bevande (distillati, vini, ecc.) di scarsa qualità perché contribuisce ad aumentarne il “grado” alcolico. Si tratta di una pratica piuttosto diffusa in diversi paesi con la diffusione di tali bevande tra i ceti sociali più poveri.

Anche il nostro Paese è stato coinvolto in un grave episodio d’illegalità legata al metanolo. Nel 1986 con lo scopo di aumentare il grado alcolico di partite di vino di scarsa qualità, è stato aggiunto il metanolo. Il vino adulterato è stato commercializzato a basso prezzo ed è stato consumato da un gran numero di persone. Il risultato fu drammatico: 23 persone morirono e diverse decine subirono gravi danni permanenti alla vista.

Purtroppo il metanolo viene rapidamente assorbito e una volta entrato nel circolo sanguigno raggiunge i tessuti trasformandosi in acido formico; si ha quindi una pericolosa situazione di acidosi che diviene particolarmente gravi se si assumono quantità importanti di metanolo. Inoltre l’acido formico può raggiungere il nervo ottico provocando lesioni che nei casi più gravi possono fare perdere la vista.

L’intossicazione acuta da metanolo in un primo tempo provoca vomito e dolori addominali. Dopo 12 – 24 ore comincia a formarsi acido formico che, come accennato, provoca lo stato di acidosi; la conseguenza può essere drammatica e provocare anche la morte. Per evitare i problemi più gravi è necessario ricorrere tempestivamente alle cure mediche con la somministrazione di adeguati antidoti e anche terapie rianimatorie. Ovviamente si tratta d’interventi che richiedono adeguate strutture ospedaliere e anche del personale medico specializzato.

In Italia quanto successo nel 1986 ha profondamente scosso l’opinione pubblica e le autorità sono corse prontamente ai ripari, sia bloccando le partite di vino contaminato, sia e soprattutto riorganizzando il nostro sistema di controllo degli alimenti che ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza. Inoltre i nostri vinicoltori, rimasti “scottati” dall’episodio, hanno cominciato a lavorare molto seriamente ed hanno sensibilmente migliorato la qualità dei vini italiani tanto da conquistare molti mercati internazionali.

Purtroppo la stessa cosa non avviene in Paesi in cui ancora alcune bevande alcoliche sono “adulterate” con metanolo.   Nello stesso Iran ogni anno si verificano decine di morti causate dal metanolo (nel 2019 ce ne sono state 66). Le Autorità sanitarie si sono preoccupate perché, grazie alle cure “caserecce” dal 20 febbraio al 7 aprile 2020 sono morte 728 persone avvelenate dal metanolo e oltre 5000 sono rimaste intossicate. Evidentemente qualcuno ha diffuso la criminale informazione dell’efficacia del metanolo contro il Covid -19 e i risultati sono stati devastanti.

Ricordiamo che nel nostro Paese qualcuno ha cercato di diffondere la notizia che il vino grazie all’alcol etilico e al resveratrolo può essere utile contro il Covid-19. Fortunatamente pochi ci hanno creduto.

Il disastro iraniano deve essere un importante monito per tutti e in particolare coloro che godono di largo credito; le loro opinioni possono dare origine a catastrofi. Fortunatamente l’idea di Trump di iniettare la clorochina non ha avuto seguito.

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