DIETE IPERPROTEICHE E IPOCALORICHE: COSA DICE IL MINISTERO DELLA SALUTE?

Agostino Macrì
8 Febbraio 2022
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Sia a livello nazionale sia a livello internazionale i tanti “esperti” nutrizionisti hanno elaborato e “sfornato” molte diete. Cosa ci dice il Ministero della Salute su quelle iperproteiche e ipocaloriche? Vediamolo insieme.

Dobbiamo sottolineare che alcune diete, come quella “mediterranea”, sono il frutto di osservazioni scientifiche; altre invece  sono veramente bizzarre  (dieta respiriana, dieta dell’oroscopo, ecc.).

Tra quelle che si basano su presupposti scientifici ci sono le diete che prevedono di modificare le proporzioni dei nutrienti assunti con i pasti.  

Le diete iperproteiche

Di particolare interesse sono quelle che prevedono un maggior apporto di proteine e una riduzione dei carboidrati. Si tratta delle diete chiamate “iperproteiche”, o “chetogeniche” o “ipoglucidiche” alle quali sono attribuite importanti proprietà che vanno dal promuovere la riduzione del peso corporeo al favorire le prestazioni degli sportivi, dal combattere il morbo di Alzheimer, al contrastare la sarcopenia degli anziani.

Sulla materia esiste una copiosa documentazione scientifica con dati alle volte contrastanti e che, purtroppo, in alcuni casi sono utilizzate per favorire interessi commerciali che hanno poco a vedere con la tutela della salute dei cittadini.

Il parere del Tasin 

Il Ministero della Salute ha voluto approfondire l’intera problematica delle diete iperproteiche e ha chiesto un parere al Tavolo Tecnico per la Sicurezza Nutrizionale (Tasin) che opera presso lo stesso Ministero e che è costituito da esperti nutrizionisti provenienti dalle Istituzioni Scientifiche  Nazionali. 

Del Tasin fanno parte anche rappresentanti di organizzazioni di categoria, inclusi quelli dei Consumatori. Essendo lo scrivente rappresentante del CNCU, ritiene utile e necessario portare a conoscenza i risultati del lavoro svolto. 

Per esprimere il proprio parere sulle diete iperproteiche, il Tasin si è avvalso della partecipazione delle Società Scientifiche Italiane che hanno competenza in materia.

Dal lavoro svolto è scaturito il documento “Dieta iperproteica e dieta ipoglucidica: tra suggestioni e realtà”

Nell’introduzione, il Tasin mette in evidenza che le diete iperproteiche possono essere utili in diverse situazioni, ma che per essere efficaci devono essere gestite in modo adeguato evitando di lasciare spazio all’improvvisazione che potrebbe provocare seri problemi di salute.

Si mette in evidenza il fatto che una dieta deve in primo luogo tenere conto della salvaguardia della salute delle persone evitando il pericolo di instaurare stati patologici fortemente invalidanti come ad esempio la nefrosi.

Le varietà di diete

Esistono diverse diete. Per gli atleti, i grandi ustionati, gli affetti da sindrome nefrosica è molto importante incrementare l’apporto diretto degli amminoacidi.

Agli obesi sarà opportuno somministrare diete iperproteiche e ipoglucidiche.

Nelle situazioni di sovrappeso può essere utile somministrare diete chetogeniche  normocaloriche con pochi glucidi.

Per altre situazioni patolologiche sarà possibile ricorre a diete quasi prive di glucidi, oppure diete iperproteiche, iperlipidiche e ipoglucidiche.

Come si può osservare, esistono molte possibilità di modulare la nostra dieta, ma è necessario affidarsi a esperti nutrizionisti in grado di valutare le condizioni fisiologiche delle persone da sottoporre ai trattamenti dietetici. 

La dieta mediterranea

Dalla lettura del documento, si capisce che la dieta mediterranea è in grado di contribuire efficacemente a mantenere buone condizioni di salute senza dover ricorrere ad “aggiustamenti” con alimenti che non sempre fanno parte della nostra tradizione.

 

Diete iperproteiche e cancro

Un accenno viene anche fatto al rapporto tra diete iperproteiche e cancro. Esse possono essere utili per migliorare la situazione generale delle persone che hanno questa patologia, ma esistono delle preoccupazioni per l’eccesso di consumi di alimenti carnei.

Dalla lettura del documento si evince chiaramente che, a proposito delle diete ipeproteiche e ipoglucidiche ci sono molte luci, ma anche ombre legate a possibili effetti collaterali.  Molti dubbi e perplessità verranno chiariti dalle molte ricerche scientifiche in corso.

No al “fai da te” nella dieta

Al momento rimane la raccomandazione di evitare il “fai da te” o seguire gli strampalati consigli che spesso ci vengono proposti anche dai media. La nostra alimentazione tradizionale che ormai viene chiamata “mediterranea” va benissimo. Dobbiamo soltanto evitare di mangiare troppo e fare un adeguato esercizio fisico (può essere sufficiente camminare in modo sostenuto per qualche chilometro ogni giorno).

 

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