Il caso “acqua minerale San Benedetto”

Agostino Macrì
21 Giugno 2018
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Con l’arrivo del caldo è esplosa la mini bomba dell’acqua San Benedetto contaminata con gli idrocarburi. La cosa ha destato allarme e preoccupazioni. Non tutti si sono resi conto che la notizia è sorta grazie all’efficienza del nostro sistema di  controllo, che ha consentito di individuare in breve tempo alcune bottiglie che erano state contaminate a causa di qualcuno, che non si è curato minimamente di conservarle in modo adeguato. E stato sufficiente mettere  a contatto le bottiglie con liquidi contenenti idrocarburi (petrolio? Benzina? Olio minerale?) per combinare il guaio. Per capire cosa è successo, ci siamo rivolti all’azienda ponendo delle domande per ottenere maggiori dettagli.

Come vi siete accorti dell’accaduto?

Abbiamo ricevuto comunicazione ufficiale di un avvenuto campionamento legale, presso un distributore automatico di bevande, a seguito di denuncia di un privato cittadino; la stessa comunicazione ci avvertiva della seguente analisi ufficiale, che sono state poi eseguite presso il laboratorio ufficiale Asur Marche. L’azienda ha partecipato all’apertura campione sottolineando che alcune bottiglie, oggetto di analisi, presentavano un evidente degrado del PET, sintomo di uno stoccaggio del prodotto finito alimentare adiacente a idrocarburi o carburanti, nota evidenziata sul verbale di apertura campione.

Ad oggi l’azienda non ha nessuna altra evidenza di presenza di idrocarburi in nessun punto della filiera produttiva di sua diretta responsabilità.

E’ dovuta a fattori interni o esterni all’azienda (come sopra)

Come detto l’azienda al momento non ha alcuna evidenza di presenza di idrocarburi in nessun punto della filiera produttiva di sua diretta responsabilità, questa affermazione è avvalorata dai numerosi controlli interni che in modo regolare vengono eseguiti e dalle particolari valutazioni che vengono messe in campo in questi particolari momenti e alle verifiche effettuate presso la nostra azienda da enti Ufficiali anche a seguito di questo evento: riteniamo più plausibile che quanto accaduto sia da attribuire a circostanze di scarsa attenzione nella gestione di prodotto alimentare nelle fasi di commercializzazione dove non abbiamo più un diretto controllo del prodotto alimentare.

Chi ha bevuto l’acqua cosa deve fare, consigliamo  di recarsi in ospedale anche se non ha nessun sintomo?

Non abbiamo evidenza che il consumatore che ha bevuto l’acqua con presenza di idrocarburi, poi campionata ed analizzata, sia stato oggetto di ricovero ospedaliero

L’acqua di Popoli oggetto di contaminazione ha odori o sapori particolari?

Sulle pochissime bottiglie su cui è stato rilevato il problema, si avvertiva una percezione olfattiva di carburante o solvente.

In conclusione, quanto avvenuto dimostra che una gestione non corretta degli alimenti può essere causa di problemi anche seri. Generalmente le aziende alimentari mettono in commercio prodotti con ottime caratteristiche di qualità e di sicurezza; i problemi possono sorgere durante la distribuzione, ma anche nella gestione casalinga degli alimenti. Se acquistiamo un prodotto che riteniamo difettoso o addirittura pericoloso è opportuna una denuncia alle Autorità di controllo.

Dobbiamo però fare molta attenzione a come conserviamo e utilizziamo il cibo in casa: dobbiamo rispettare le elementari norme igieniche che spesso sono anche riportate nelle etichette.

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