Tubature ingorgate: cosa fare

Agostino Macrì
4 Agosto 2021
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Non di rado capita che le tubature di scarico dei lavandini o dei servizi igienici si ingorgano a causa di materiali (capelli, alimenti, altri residui organici o inorganici) da noi versati, che si accumulano nelle tubature e di fatto le ostruiscono impedendo il normale deflusso dell’acqua.

Si tratta di fenomeni dovuti alla nostra incuria e disattenzione nel versare insieme all’acqua  materiali di ogni genere che non possono poi raggiungere la rete fognaria.

Quando ci troviamo in queste situazioni cerchiamo di provvedere meccanicamente con gli sturalavandini; nei casi più semplici funziona.

Altra possibilità è quella di aprire i sifoni che si trovano sotto i lavandini e di svuotarli del contenuto, ma questa operazione richiede una certa esperienza e anche qualche attrezzo di cui non disponiamo.

Quando l’ostruzione persiste la soluzione migliore è sicuramente quella di chiamare un idraulico che possiede la strumentazione adatta per il disgorgo meccanico. Sappiamo bene che gli idraulici non sempre sono facilmente reperibili e peraltro la prestazione ha dei costi che alle volte si avvicinano a quelle dei primari medici o dei principi del foro.

Una soluzione alternativa, apparentemente molto efficiente, è quella che ci viene fornita da tanti disgorganti che troviamo in commercio.

 

Cosa sono i disgorganti.

Si tratta da soluzioni di acidi (solforico o cloridrico) oppure di basi (soda caustica in particolare) che hanno la capacità di “digerire” i materiali che ostruiscono le tubature rendendoli solubili e quindi consentendone il deflusso.

La loro “potenza digestiva” dipende dalla concentrazione: più sono concentrate e più sono efficaci. Si tratta di reazioni che richiedono un certo periodo di tempo e sono facilitate dalla presenza di acqua.

Esistono anche dei disgorganti “biologici”, costituiti da batteri ed enzimi, che hanno anch’essi la capacità di digerire i materiali organici “ostruenti”, ma agiscono molto lentamente e sono efficaci soprattutto se utilizzati a scopo preventivo.

Ritornando ai disgorganti chimici dobbiamo renderci conto che la loro azione comporta delle  reazioni energiche con la formazione di calore e anche la produzione di gas molto tossici. Le reazioni sono violente e possono provocare la fuoriuscita attraverso l’apertura del lavabo di materiali molto pericolosi in grado di provocare gravi lesioni alle persone che dovessero venirne in contatto.

La tubature sono fatte di materiali che a loro volta possono essere “aggredite” dalle sostanze chimiche dei disgorganti ed essere quindi corrose e danneggiate. Quando questo avviene nei tubi inglobati nelle strutture murarie diviene un problema molto serio, perchè la loro riparazione e/o sostituzione richiede l’apertura del muro con costi sicuramente elevati.

Ricordiamo infine che gli acidi e le basi una volta sversati nei corsi d’acqua sono dei seri contaminanti ambientali.

Nonostante la loro elevata potenziale pericolosità, i disgorganti chimici sono di libera vendita sia in molti esercizi commerciali (negozi di casalinghi, ferramenta, empori etnici, ecc.), sia attraverso il mercato informatico.

Generalmente sono venduti in confezioni che presentano diciture accattivanti e che promettono risultati mirabolanti e in grado di sostituire l’opera dell’idraulico e anche altre informazioni che evidenziano gli aspetti positivi dei prodotti. La composizione e le avvertenze per l’uso sono riportate nella parte posteriore della confezione in caratteri più piccoli. Se abbiamo la pazienza e la volontà di leggerle, scopriremo che l’uso dei disgorganti richiede estrema attenzione e che dovrebbe essere fatta soltanto da persone scrupolose. Sono infatti riportati i potenziali pericoli per le persone, i materiali con cui vanno a contatto e l’ambiente. Insomma i produttori, nel rispetto delle norme di legge,  seppure con caratteri non molto evidenti, ci forniscono le informazioni essenziali e ci invitano a fare molta attenzione nella utilizzazione di questi prodotti.

Con un po’ di pazienza e navigando in internet possiamo trovare una descrizione molto dettagliata dei singoli prodotti e ci accorgeremo di avere spesso tra le mani delle autentiche “bombe” chimiche da utilizzare con estrema cautela.

Prima di utilizzare questi prodotti informiamoci nel modo più completo possibile ricordandoci che in caso di incidenti difficilmente potremo essere risarciti; infatti seppure in modo riassuntivo, nelle etichette sono riportati tutti i pericoli e le avvertenze per l’uso.

 

Allora cosa fare?   

Se il nostro lavabo si ottura facciamo un tentativo con lo sturalavandino; in molti casi in questo modo risolviamo il problema. Possiamo anche tentare con i “rimedi della nonna” versando nel lavandino aceto e/o bicarbonato che in modo blando possono rimuovere gli “ostacoli”.

Se il problema persiste la soluzione migliore è di chiamare un idraulico.

Se decidiamo invece di ricorrere a un potente disgorgante chimico, facciamo attenzione alle indicazioni riportate in etichetta e anche documentandoci in modo approfondito sui pericoli cui possiamo andare incontro.

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