Sorbitolo e mercato elettronico

Agostino Macrì
4 Aprile 2012
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Il sorbitolo è un dolcificante impiegato in diverse preparazioni alimentari ed anche in alcuni farmaci per renderli più gradevoli. Quello utilizzato sia dall’industria alimentare che quella farmaceutica deve possedere caratteristiche di purezza ben definite che sono garantite da chi lo produce.Le aziende che lo utilizzano per la preparazione di alimenti o farmaci a loro volta fanno dei controlli per essere certi che si tratti di un prodotto con le caratteristiche richieste. L’esito di questi controlli deve essere messo a disposizione delle Autorità Sanitarie che periodicamente ispezionano le aziende per verificare la qualità del lavoro svolto.

Questa organizzazione garantisce ai consumatori prodotti con ottime garanzie di sicurezza. Il sorbitolo come tale trova applicazione in alcuni test diagnostici ed ai pazienti viene somministrato allo stato puro ed a concentrazioni ovviamente molto superiori a quelle che si possono trovare in un alimento o un farmaco. Il costo sul mercato del prodotto è sicuramente correlato al suo grado di purezza e rivolgendosi ai tradizionali canali commerciali il rischio di acquistare un prodotto con caratteristiche diverse da quelle che si cercano è sicuramente molto ridotto. L’acquisto attraverso “mercati” online può essere meno sicuro soprattutto perché non si può avere la certezza che i prodotti sono stati rigorosamente controllati e, soprattutto, il singolo acquirente non possiede laboratori di analisi per verificare la qualità di quello che compra.

Ritornando al sorbitolo, si deve considerare che chi lo vende online probabilmente non sa per quale scopo verrà utilizzato e quindi può confidare che in ogni caso anche eventuali non conformità non possono creare danni significativi. Chi lo acquista per scopi diversi da quelli “dolcificanti” può pensare che il sorbitolo si trova in diverse forme di purezza e, ovviamente non effettua nessun controllo. La sola certezza è che costa meno e quindi conviene comperarlo. Indipendentemente dal tragico caso che si è verificato e che sembra dipendere dal fatto che in realtà alla persona deceduta sia stata somministrato un prodotto ben differente dal sorbitolo come tale, rimane il problema degli acquisti online che talvolta possono riservare amare sorprese. E’ indubbio infatti che il commercio elettronico è un ottimo mezzo di risparmio, ma le insidie possono essere parecchie. La prima è quella di tipo economico e prima di fare gli acquisti bisogna essere certi della possibilità di essere risarciti e quindi di poter rimandare indietro i prodotti acquistati qualora non corrispondano alla descrizione che ne viene fatta.

La seconda, ed è la più importante, riguarda farmaci ed alimenti e bisogna essere certi della loro sicurezza. La correttezza delle etichettature potrebbe non essere sufficiente considerata la facilità con cui può essere modificata; d’altra parte diviene difficile dimostrare, una volta aperta la confezione, che si è trattato di una truffa. A quel punto si aprirebbe un contenzioso con un interlocutore che si trova magari in un altro continente per cui è preferibile rinunciare alla denuncia. Per i prodotti alimentari, e soprattutto quelli farmaceutici, gli acquisti online dovrebbero essere fatti soltanto presso rivenditori di comprovata serietà e facilmente reperibili. La reperibilità è ovviamente importante se fosse necessario fare delle denunce. Si segnala comunque che i prodotti acquistati con il mercato elettronico potrebbero non avere superato tutti i controlli che vengono richiesti. Per i farmaci si deve anche far notare che viene “saltato” l’intervento del farmacista che in definitiva è l’unico a darci la certezza dell’efficacia e la sicurezza di quello che acquistiamo.

Roma, 04 aprile 2012

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