Obesità: 10 consigli per vivere in salute

Agostino Macrì
17 Ottobre 2017
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L’obesità come tutti sanno è causa di molte malattie metaboliche che compromettono seriamente il nostro benessere e  rappresenta anche un costo sociale importante sia per le spese mediche, sia  per la perdita di giornate lavorative. Paradossalmente si spende molto per mangiare (per la gioia dei produttori e distributori degli alimenti); successivamente si  spende di nuovo per perdere peso tra prodotti “dimagranti”,  specialisti nutrizionisti e anche i vari “stregoni” che propongono diete e rimedi al limite del paradosso.

Del problema si è abbondantemente discusso lo scorso 11 ottobre quando è stata “celebrata” la giornata per combattere l’obesità. Si sono svolte numerose manifestazioni scientifiche e divulgative in cui sono stati illustrati i risultati di ricerche svolte in tutto il mondo.

Le informazioni fornite sono preoccupanti; a ingrassare in modo anomalo non sono soltanto gli adulti, ma anche i giovani. E’ stato calcolato che negli ultimi 40 anni a livello globale il numero dei bambini e adolescenti (da 5 a 19 anni) il numero di obesi e/o sovrappeso è aumentato di circa 10 volte.

Nel nostro Paese , come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, la situazione è meno drammatica perché tra il 1975 e il 2016 i giovani “grassi” sono aumentati “soltanto” di circa tre volte e in totale ammontano a circa un milione. I maschi sono in numero maggiore delle femmine (rispettivamente 14,5 % e 10,6 %).

Le cause di questo grave fenomeno sono da ricondurre  essenzialmente a una cattiva gestione del cibo e alla scarsa attività fisica.

Un paio di esempi. I giovani in fase di accrescimento hanno necessità di mangiare in abbondanza; però continuano a farlo anche da adulti con risultati negativi per il loro peso e la loro salute.

In età avanzata  le persone grasse cercano di dimagrire, ma spesso lo fanno in modo sbagliato  e finiscono per “bruciare” le proteine dei tessuti muscolari invece dei grassi con conseguente “sarcopenia”.

Come sottolinea l’ISS “quando un problema di sanità pubblica raggiunge tali dimensioni, non basta solo una azione individuale, ma servono urgenti azioni di prevenzione primaria e primordiale (fin dalla gravidanza) di comunità che riguardino l’alimentazione e l’attività fisica rivolta a tutta la popolazione dai bambini, ai giovani, agli adulti, agli anziani”.

Cercando di riassumere le tante importanti informazioni scientifiche e tradurle in semplici consigli per i cittadini si può provare a fare un “decalogo” di comportamenti che dovrebbero essere

  1. fornire ai bambini a cominciare dallo svezzamento una alimentazione equilibrata evitando gli eccessi
  2. nel periodo scolare limitare cibi e bevande ipercaloriche ed educare al consumo di una dieta variata con una buon contenuto di proteine. Nelle prime fasi della vita è importante l’apporto di proteine di origine animale (carne, latte e uova).
  3. La “dieta mediterranea” (giusto equilibrio con prevalenza di cereali, leguminose, frutta, verdura e in minore quantità pesce, carne, latte e uova) è ottima, ma deve essere consumata con moderazione seguendo uno stile di vita adeguato. Ricordiamo che a seguire questa dieta erano soprattutto o contadini che lavoravano duramente nei campi per tutto il giorno.
  4. Una volta raggiunta la maturità bisogna ridurre in modo consistente le porzioni e distribuirle nel corso della giornata previlegiando la prima colazione.
  5. L’apporto calorico giornaliero non dovrebbe essere superiore alle 2000 calorie per l’uomo e le 1800 calorie per le donne. Ricordiamo che un piatto di pasta ben condito ci fornisce anche 500 – 600 calorie. Leggendo attentamente le etichette di alimenti e bevande si può facilmente controllare il contenuto calorico. Non ci sono invece indicazioni sulle etichette delle bevanda alcoliche; bisogna però sapere che quarto di vino contiene intorno a 2OO calorie.
  6. Non fidarsi degli alimenti “senza”. Si tratta di prodotti destinati a persone con qualche problema di salute (intolleranze, allergie o malattie metaboliche). Alle persone in normali condizioni di salute non servono.
  7. Di fondamentale importanza è l’esercizio fisico regolare; ognuno può trovare soluzioni che vanno dal percorrere qualche Km ogni giorno a piedi o in bicicletta, frequentare la palestra o la piscina, esercitare uno sport (calcio, tennis, ecc.).
  8. Se si acquista peso e si desidera dimagrire è bene affidarsi a “nutrizionisti” qualificati.
  9. Bisogna evitare di ricorrere a diete estreme, integratori miracolosi, vibratori, fasce elastiche, pomate, lozioni che promettono effetti miracolosi, ma in realtà fanno solo guadagnare chi li vende. Attenzione estrema alle vendite per internet: non sono rari i casi di truffe anche pericolose per la salute.
  10. In estrema sintesi le persone che non hanno problemi di salute possono riuscire a mantenere un ottimo peso corporeo seguendo le seguenti semplici regole:
  • mangiare di tutto e spesso
  • mangiare poco
  • fare molto esercizio fisico.
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