Acido folico in gravidanza: proteggi il tuo bambino

Agostino Macrì
24 Novembre 2014
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Stai programmando una gravidanza? Assumere acido folico riduce il rischio di malformazioni nel tuo bambino. A tutte le donne che stanno pensando a questo lieto evento o che sono già in dolce attesa, forniamo alcune indicazioni utili sul corretto apporto di acido folico in gravidanza. Acido folico: cos’è? L’acido folico ed i folati sono vitamine del gruppo B (conosciute anche col nome di vitamina B9) che hanno un ruolo importante nell’organismo, soprattutto in gravidanza. In particolare l’acido folico è la molecola di sintesi chimica che si trova nei supplementi vitaminici mentre i folati sono composti naturalmente presenti in una vasta varietà di alimenti. Normalmente un’alimentazione ricca in frutta e verdura garantisce il giusto apporto giornaliero in folati. In gravidanza, il fabbisogno di questa vitamina aumenta notevolmente in seguito alle richieste fetali: pertanto, in associazione ad un apporto alimentare adeguato, è necessaria anche la supplementazione di acido folico in pillole. Perché è importante? Numerosi studi hanno dimostrato che la carenza di acido folico nel primo periodo della gravidanza rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di alcune gravi malformazioni del feto come i difetti del tubo neurale (tra cui spina bifida e anencefalia). In alcuni casi questa carenza può predisporre anche a esiti avversi della gravidanza (come ad esempio ritardo di crescita intrauterina, parto prematuro e lesioni placentari). Quanto ne serve? L’acido folico rappresenta un importante strumento preventivo: è dimostrato che un’assunzione regolare di acido folico, iniziata prima del concepimento, riduce fino al 70% il rischio che il feto sviluppi malformazioni congenite. Pertanto si raccomanda alle donne che pianificano una gravidanza, o che non ne escludono attivamente la possibilità, l’assunzione di 0,4 mg al giorno di acido folico. È fondamentale che tale assunzione inizi almeno un mese prima del concepimento e continui per tutto il primo trimestre di gestazione. In particolare per le donne che presentano fattori di rischio (precedenti gravidanze in cui sono stati riscontrati difetti del tubo neurale o aborti ripetuti, affette da diabete, celiachia o altre patologie da malassorbimento o che assumono farmaci antiepilettici o antagonisti dell’acido folico), la dose consigliata è maggiore, pari a 4-5 mg al giorno. Per quanto riguarda l’acquisto, nessuna preoccupazione: questa vitamina si trova in tutte le farmacie ed è in regime di esenzione. Quali sono gli alimenti ricchi in folati? Come accennato un’alimentazione corretta ed equilibrata ricca in frutta, verdura e legumi contribuisce ad abbassare il rischio di insorgenza di difetti congeniti nel feto. Nonostante ciò, questa vitamina ha una biodisponibilità ridotta ed è poco stabile se sottoposta a fonti di calore (cottura) e alla luce (raggi solari). Gli alimenti ricchi in folati sono verdure a foglia verde (broccoli, spinaci, asparagi, carciofi e lattuga), frutta fresca (melone, fragole, kiwi e arance), frutta secca (mandorle e noci), legumi (fagioli) e anche cereali integrali. (Martina Bernardi)
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