Gli insetti e anche altri piccoli animali sono componenti normali della dieta di un paio di miliardi di persone e non si tratta di una novità. Anche l’Evangelista Matteo ci dice che Giovanni Battista viveva nel deserto cibandosi di locuste (e anche miele selvatico). Matteo non ci dice se consumava anche qualche cereale, ma la sua dieta era iperproteica e altamente energetica e probabilmente simile a quella “paleolitica” che qualche nutrizionista propone.
Nei Paesi in cui gli insetti sono consumati ai fini alimentari, essi sono prelevati direttamente dall’ambiente e quindi da considerarsi “ruspanti”; ben difficilmente sono sottoposti ai controlli chimici e/o microbiologici come avviene per gli altri alimenti ottenuti dalle coltivazioni agricole o dagli allevamenti.