Pericoli da Vibrio vulnificus per il pesce crudo

Agostino Macrì
31 Agosto 2018
Condividi su

Lo scorso 26 luglio la rivista New England Medical Journal ha pubblicato un breve articolo in cui viene riportato il caso di una persona di 71 anni della Corea del Sud, a cui è stata amputata una mano a causa di una infezione da Vibrio vulnificus, contratta dopo aver consumato pesce crudo. Cerchiamo di capire perché questo è avvenuto.

Il Vibrio vulnificus è un batterio che si può trovare nelle acque marine, in prossimità delle coste. Risulta che la contaminazione è presente in alcune aree come il Golfo del Messico e alcune coste dell’est dell’Asia.

I molluschi che, come è noto, si nutrono trattenendo i nutrienti presenti nell’acqua che filtrano, possono contaminarsi  e divenire a loro volta veicoli del batterio.

Anche altri prodotti ittici possono essere contaminati.

Dalle informazioni reperibili dalla letteratura scientifica risulta che l’uomo può contrarre il V. vulnificus se ha delle ferite e se si immerge in acque contaminate.

Altra modalità di infezione è quella di consumare ostriche  o altri pesci “crudi” contaminati.

Il Vibrio, una volta penetrato nell’interno dell’organismo, sia per via cutanea, sia per via alimentare, può diffondersi e dare origine a setticemia e provocare gravi lesioni di tipo necrotizzante che possono anche portare alla morte.

Mangiando prodotti ittici contaminati crudi si possono avere delle infezioni intestinali con vomito e diarrea.

Le persone che corrono maggiori rischi sono quelle che soffrono di malattie epatiche e/o hanno un sistema immunitario compromesso.

Trattandosi di una malattia infettiva molto seria, nei casi in cui dovesse manifestarsi è necessario ricorrere tempestivamente alle cure mediche che prevedono un idoneo trattamento antibiotico. E’ assolutamente sconsigliato qualsiasi ricorso ad antibiotici “fai da te”.

Da quando si è scoperta la malattia sono stati segnalati alcune decine di casi in tutto il mondo.

Fortunatamente le infezioni da V.  vulnificus sono poco frequenti e si deve ritenere che nella quasi totalità dei casi i prodotti ittici siano esenti da contaminazione e quindi possono essere mangiati anche crudi.

Si ricorda però che la cottura elimina completamente il batterio e quindi previene il pericolo di una infezione.

Condividi su: