Estrogeni e fitoestrogeni: cosa sono e come usarli in sicurezza

Agostino Macrì
16 Ottobre 2013
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Gli estrogeni sono degli ormoni di struttura steroidea, di importanza fondamentale sia per l’apparato riproduttivo femminile umano sia degli altri mammiferi. La loro concentrazione varia in funzione dello stato fisiologico in cui si viene a trovare la donna nei diversi periodi della vita. Dall’infanzia alla pubertà regolano lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari quali timbro della voce, lo sviluppo delle mammelle, la crescita dei peli, che differenziano nettamente i maschi dalle femmine. Dopo la pubertà contribuiscono a regolare i cicli estrali e l’ovulazione grazie ad una continua modifica della loro concentrazione ematica. Hanno anche importanti azioni durante la gravidanza in equilibrio con altri ormoni. Durante la menopausa tendono a diminuire e questo fenomeno influenza in modo significativo i comportamenti delle donne in questo stato fisiologico. Come accennato, il mantenimento di concentrazioni funzionali alle varie situazioni fisiologiche permette il mantenimento di buone condizioni di salute fisica ed anche psichica. Nei casi in cui si dovessero avere degli squilibri è necessario intervenire con adeguate terapie ormonali: si tratta di terapie molto complesse che debbono essere condotte secondo schemi che, soprattutto in situazioni difficili, richiedono preferibilmente l’intervento di un endocrinologo. Infatti anche piccoli errori nei dosaggi possono avere serie conseguenze per la salute. Oltre alle funzioni sull’apparato sessuale femminile gli estrogeni hanno un ruolo importante in altri processi fisiologici che vedono coinvolti altre sostanze steroidei come il colesterolo; infatti gli estrogeni sono presenti anche nei maschi. Si deve tuttavia sottolineare che un eccesso di ormoni estrogeni nei maschi può creare fenomeni di femminilizzazione; tale situazione può verificarsi con l’assunzione di farmaci o anche con alimenti contaminati. Si ricorda che nel passato ci sono stati dei trattamenti illegali con estrogeni nei vitelli; le carni di questi animali ne contenevano residui ed una volta consumate hanno provocato gravi danni ad alcuni bambini di sesso maschile e femminile. Fortunatamente questo fenomeno risulta essere scomparso e la carne è da considerare sicura. I fitoestrogeni sono delle sostanze naturali di origine vegetale che, pur non avendo una struttura steroidea, se somministrati agli animali (compreso l’uomo) hanno una azione di tipo estrogena. Si tratta di sostanze chimiche appartenenti ai gruppi degli Isoflavoni, dei Cumestani e dei Lignani normalmente presenti in alcuni vegetali commestibili (in particolare i legumi, ma anche i cereali, alcuni tipi di frutta, il girasole, ecc.), in concentrazioni tali da non arrecare conseguenze negative a chi li consuma; anzi si ritiene che questi alimenti hanno una azione benefica nell’interno di una dieta equilibrata. La chimica farmaceutica è riuscita a sviluppare tecniche estrattive in grado di isolare i fitostrogeni in quantità tali da poterli utilizzare come farmaci; vengono infatti impiegati nella terapia di diverse malattie dovute a squilibri ormonali correlati alla carenza di estrogeni come, ad esempio, nella menopausa. I fitoestrogeni hanno una attività, a parità di concentrazioni, nettamente inferiore a quella degli estrogeni umani; questa minore attività li rende facilmente “maneggevoli” per i diversi usi terapeutici, limitando molto i pericoli dovuti ad eventuali errori dei dosaggi somministrati. Le specialità medicinali a base di fitoestrogeni, prima di essere messe in commercio, debbono essere “registrate” dalle Autorità sanitarie che ne valutano l’efficacia e la sicurezza. Come accennato gli estrogeni, e quindi anche i fitoestrogeni, hanno importanti funzioni fisiologiche e la loro presenza nell’organismo è utile per il mantenimento di buone condizioni di salute. In particolare si ritiene che i fitoestrogeni abbiano un ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, nel metabolismo osseo e come antiossidanti. Si tratta di informazioni non sempre basate su solide basi scientifiche; tuttavia questi effetti benefici hanno sollecitato diverse aziende a studiare ed immettere sul mercato alimenti ed integratori alimentari a base di “fitoestrogeni”. Questi prodotti sono spesso accompagnati da etichette che ne esaltano le proprietà salutari, più o meno dimostrate. Il fenomeno delle indicazioni benefiche degli alimenti, meglio conosciuto come claims nutrizionali, non è limitato a quelli che contengono fitoestrogeni, ma anche ad altre sostanze che a vario titolo vengono aggiunte agli alimenti (antiossidanti, probiotici, prebiotici, ecc.) creando confusione tra i consumatori. La commissione dell’Unione Europea ha voluto approfondire le conoscenze ed ha affidato alla Autorità per la Sicurezza Alimentare (EFSA) lo studio e la valutazione proprio dei claims delle migliaia di prodotti alimentari in commercio. Il lavoro svolto ha dimostrato che soltanto alcune centinaia di claims sono veritieri e, di fatto, molti prodotti alimentari hanno dovuto cambiare le etichette o sono addirittura scomparsi dal mercato.
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