Bevande energetiche: impariamo a conoscerle per farne un uso corretto

Agostino Macrì
11 Dicembre 2018
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In vendita si trovano diverse bevande comunemente chiamate “energetiche” ma che possono essere completamente diverse fra loro  e non sempre sono chiare le loro proprietà. E’ importante conoscerle per poterne fare un uso corretto.

Bevande usate come integratori.

Alcune sono ricche di zuccheri e sali minerali e sono utili per chi si sottopone a sforzi fisici intensi; forniscono, infatti, “energia” immediatamente disponibile e contribuiscono e “reintegrare” i sali che si perdono con la sudorazione. Questo tipo di bevande può creare problemi a chi segue diete iposodiche, ai diabetici o, più in generale a chi ha tendenza a ingrassare.

Energy drink

Esistono poi le “energy drink” che poco hanno a che vedere con una “integrazione” delle perdite fisiologiche di nutrienti. Si tratta, infatti, di prodotti che contengono sostanze stimolanti che agiscono sul sistema nervoso influenzando le attività psico-motorie. In definitiva modificano le normali attività fisiologiche come fanno anche diversi farmaci.

Composizione.

Queste bevande contengono sostanze stimolanti, zuccheri, aromi e, talvolta, anche vitamine e sali minerali. In particolare sono quasi sempre presenti le seguenti sostanze:

  • caffeina: sostanza stimolante/eccitante che agisce sul sistema nervoso centrale, aumentando la vigilanza e la concentrazione. Nelle diverse bevande energetiche possono essere presenti dai 70 ai 400 mg di caffeina/litro.  Facendo una comparazione possiamo vedere che in una lattina di una di queste bevande ci sono 80 mg di caffeina, in un espresso 40-80 mg, in una tazza/lattina di tè circa 20-30 mg e in una lattina di cola circa 30 mg.
  • Taurina: è un amminoacido che assunto come tale con l’alimentazione, ha effetti sul sistema cardiovascolare, sul sistema nervoso centrale e sul muscolo scheletrico. Inoltre sembra migliorare la capacità durante gli esercizi fisici e diminuire i danni alle cellule muscolari provocati dall’attività motoria. La concentrazione presente in una lattina dienergy drink è inferiore a quella in grado di provocare questi effetti
  • Glucuronolattone (acido lattone glucuronico): è uno zucchero presente nel nostro organismo (prodotto dal metabolismo del glucosio nel fegato umano) e quindi rapidamente assimilabile e di effetto immediato.
  • Zuccheri: oltre al glucoronolattone sono generalmente presenti fruttosio e/o saccarosio. La loro concentrazione è analoga a quella di altre bevande analcoliche e si aggira intorno al 10 -12 %.
  • Vitamine del gruppo B

Si possono trovare anche bevande “arricchite” di Guaranà che, come è noto, è particolarmente ricco di caffeina. Tempo fa la Germania ha segnalato al RASFF (Sistema di allerta europeo) la presenza sul mercato di una bevanda al guaranà contenente intorno a 1500 mg di caffeina per 100 ml. In pratica bevendone un bicchiere piccolo si assume la stessa quantità di caffeina contenuta in circa 20 tazzine di caffè.

Pro e contro.

I pro sono rappresentati dai benefici funzionali derivanti dal consumo degli ingredienti in esse contenuti e in particolare dalla caffeina, nota per i suoi effetti stimolanti sulle funzioni cognitive, che aiuta a migliorare la concentrazione e ad aumentare l’attenzione, favorisce la veglia e, in condizioni opportune, migliora le performance fisiche.

Importanti sono anche le vitamine del gruppo B che contribuiscono a mantenere le prestazioni mentali (acido pantotenico) e a ridurre la stanchezza e la fatica (niacina, acido pantotenico, vitamine B6 e B12).

Infine l’assunzione di zuccheri, posticipa la fatica, risparmia il glicogeno e contribuisce a migliorare le prestazioni fisiche.

I contro sono rappresentati soprattutto dalla caffeina che, specie nei più giovani, può  interferire con l’attività del sistema nervoso (irritabilità, agitazione, irrequietezza). Gli effetti della caffeina dipendono dalla dose assunta e la risposta individuale è molto variabile: in un adulto l‘assunzione di 50-100 mg può essere stimolante, mentre oltre i 500 mg si possono manifestare sintomi indesiderati come tachicardia, ipertensione, capogiri e insonnia. Proprio per questi motivi l’assunzione di caffeina è sconsigliata alle persone cardiopatiche e/o ipertese.

Un pericolo molto serio deriva dall’associazione di energy drink e bevande alcoliche. Si ha l’illusione che gli energy drink possano combattere gli effetti sedativi dell’alcool. In realtà lo stato di ebbrezza viene solo mascherato e i segnali significativi (come la fatica e la sonnolenza) sono semplicemente attenuati, poiché la concentrazione ematica di alcool rimane invariata. Il rischio per il consumatore potrebbe quindi farsi più rilevante perché, non avvertendo i sintomi dell’ebbrezza, continua a bere mettendosi ancora più in pericolo. Le conseguenze possono essere molto serie con ricadute sul sistema cardiocircolatoria. Non sono poche le persone finite al pronto soccorso con gravi tachicardie.

Consigli per un uso consapevole.

Si tratta di consigli molto semplici e che si ricavano da quanto descritto in precedenza.

E’ importante consumare sia gli “integratori salini “ sia le energy drink, seguendo le indicazioni riportate nelle etichette (ad es. “consumare moderatamente”, “si consiglia di limitarne il consumo”, ecc).

Gli energy drink non dovrebbero essere consumati dai bambini, le donne in gravidanza ed i soggetti affetti da problemi cardiovascolari, ipertensione (se si intende comunque consumarle è bene consultare prima il medico). Inoltre non dovrebbero essere associate ad alcool, farmaci o sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale o che hanno effetti neurologici.

In caso di comparsa di effetti avversi (indesiderati) rivolgersi con urgenza alle strutture sanitarie o al proprio medico.

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