Tutela del Made in Italy: nasce l’Associazione “Italian Sounding”

Agostino Macrì
31 Marzo 2015
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È oramai evidente che i nomi italiani, le diciture italianeggianti, il tricolore italiano e le immagini che richiamano il Bel Paese, vengono spesso utilizzati impropriamente per pubblicizzare articoli che d’italiano non hanno nulla. Questo fenomeno, denominato “Italian Sounding”, si sta diffondendo sempre più a macchia d’olio danneggiando i nostri prodotti più prestigiosi, in particolare quelli del comparto enogastronomico (vini, olio extra vergine d’oliva, formaggi, caffè, pizza, pasta, sughi, ecc.) ma anche di altri settori rilevanti come, ad esempio, il design e la moda (abbigliamento e accessori). L’Italian Sounding è, di fatto, sinonimo di contraffazione del “Made in Italy” che, oltre a raggirare il consumatore proponendogli prodotti solo apparentemente simili ad articoli tipicamente e tradizionalmente italiani, crea ingenti danni economici ai produttori. D’altronde il prodotto italiano rappresenta un forte richiamo per i consumatori poiché è sinonimo di tradizione e cultura, e di contro sta crescendo il numero di imprenditori disonesti che, immettendo sul mercato articoli contraffatti, realizza guadagni facili e veloci. A difesa dei prodotti nostrani, il 24 febbraio scorso è stata costituita l’associazione “Italian Sounding” fondata dalla Camera di Commercio Italo Tedesca, dalla Camera di Commercio italiana per la Germania, insieme a Confagricoltura e alle Organizzazioni Conflavoro PMI, Promindustria, Ciao Italia, Agronomia Food GMBH, Associazione dei sommelier tedeschi DE.SA. L’obiettivo primario dell’associazione è quello di difendere il “Made in Italy” in Germania. Analizzando i dati forniti dalla Camera di Commercio italiana in Germania, emerge che ben il 40% dei consumatori tedeschi predilige i prodotti italiani. Questo apprezzamento del “Made in Italy” però non trova riscontro con quanto è presente sugli scaffali dei supermercati tedeschi, dove molto spesso gli articoli esposti sembrano, a causa di riferimenti ingannevoli, dei prodotti tipici italiani ma in realtà non lo sono affatto. Precisiamo che in Germania, contrariamente a quanto avviene negli altri Paesi, la tutela alla contraffazione di prodotti italiani si configura esclusivamente in un illecito civile, quindi senza alcun intervento da parte delle Autorità Pubbliche. Usualmente la questione viene risolta rapidamente e in modo efficace, però il diritto tedesco prevede che l’illecito venga denunciato solo da determinate categorie di associazioni (Camere di Commercio, associazioni di consumatori o private che rappresentino un numero rilevante di imprenditori). Quanto sopra spiega il motivo principale della nascita dell’associazione “Italian Sounding”, che legittimamente potrà rappresentare gli imprenditori italiani e difendere i consumatori contro le violazioni perpetrate a loro danno, così come previsto dalla legislazione tedesca. (Martina Bernardi)
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