Sigaretta elettronica: meglio “svapare”?

Agostino Macrì
12 Ottobre 2016
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Il Ministero della Salute ha finanziato un progetto per lo studio dei pericoli della sigaretta elettronica e i primi risultati ottenuti sono stati presentati lo scorso 5 ottobre. La sigaretta elettronica consente di inalare delle sostanze disciolte in una soluzione che viene fatta evaporare; oltre alla nicotina, presente nel tabacco, nelle sigarette elettroniche sono generalmente presenti glicole propilenico, glicerina e aromi.

La sostanza più “pericolosa” è la nicotina che può creare seri problemi a persone con problemi cardiocircolatori o altre malattie metaboliche. Rispetto alla sigaretta normale, lo “svapatore” può stabilire la quantità che assume: questo è un vantaggio per chi si sa “regolare”, ma potrebbe creare dei problemi a chi volesse eccedere.

Gli aromi utilizzati sono gli stessi già autorizzati come additivi alimentari, esiste però una differenza nell’assorbimento. Quando vengono assunti attraverso l’apparato digerente vanno incontro a vari processi metabolici intestinali e spesso vengono degradati perdendo almeno in parte le proprie eventuali caratteristiche di tossicità. Quando invece sono assunti per via inalatoria, vengono immessi direttamente nel circolo sanguigno e quindi possono più facilmente sviluppare la propria potenziale pericolosità.

Un problema molto serio è quello relativo alla “purezza”  dei componenti del liquido. Si tratta infatti di sostanze ottenute dall’industria chimica con processi che possono dare origine a numerosi “contaminanti” ed alcuni di essi sono  pericolosi.  Le aziende produttrici dei liquidi sono tenute a verificare la purezza degli “ingredienti”, ma questo non sempre avviene soprattutto per i “liquidi” di incerta origine come alcuni provenienti da Paesi terzi, oppure da quelli reperibili su internet.

Un vantaggio importante della sigaretta elettronica rispetto a quella  tradizionale, è l’assenza dei prodotti della combustione del tabacco (idrocarburi policiclici aromatici, composti organici alogenati, ecc.) e probabilmente anche minori  rischi per i fumatori passivi.

Sono in molti a sostenere che la sigaretta elettronica può essere un valido strumento per ridurre (o addirittura eliminare) la dipendenza dal tabacco. Alcune delle persone passate alla sigaretta ellettronica affermano di avere trovato importanti giovamenti per la salute abbandonando la sigaretta “convenzionale”.

In conclusione si deve ribadire che la dipendenza dalla nicotina può creare seri problemi di salute e quindi la soluzione del problema è quella di smettere di fumare. Fumare le sigaretta elettronica potrebbe ridurre i pericoli, ma è necessario un approccio prudenziale soprattutto nell’acquisto dei liquidi da “swappare” che dovrebbe essere fatto soltanto presso esercizi commerciali in grado di garantire l’assenza di contaminanti, possibilmente certificata da documenti di controllo.

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