Listeriosi: cos’è, come evitarla

Agostino Macrì
7 Marzo 2018
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E’ stata segnalata una epidemia di listeriosi in Sudafrica causata da salsicce infette che ha provocato centinaia di morti. E’ bene sapere che la listeriosi è una malattia che si contrae attraverso il consumo di alimenti contaminati dal batterio Listeria monocytogenes. Questo microrganismo è molto diffuso nell’ambiente e in mancanza di adeguate condizioni igieniche può raggiungere molti dei nostri alimenti (frutta, verdura, carne, alcuni formaggi, ecc.). La malattia può presentarsi in due forme. La prima si manifesta con i sintomi classici della tossinfezione alimentare (vomito, diarrea) dopo poche ore dall’ingestione degli alimenti contaminati. La seconda invece ha periodi di incubazione molto lunghi (dai 30 ai 90 giorni) ed è sicuramente più grave, soprattutto quando raggiunge il sistema nervoso. A questa forma sono particolarmente sensibili le persone immunodepresse, gli ammalati di AIDS, gli anziani, i neonati e le donne in gravidanza. Purtroppo tra i neonati che possono contrarre la malattia dalla madre possono verificarsi anche casi mortali.

Anche se la malattia non è molto frequente, di tanto in tanto si manifesta con focolai epidemici legati soprattutto alla distribuzione su larga scala di alimenti contaminati. Un esempio è rappresentato da quanto avvenuto negli Stati Uniti nel 2011 a seguito del consumo di meloni contaminati  provenienti da una azienda del Colorado e di insalata proveniente dalla California che ha provocato la comparsa della malattia in alcune decine di persone. Prudenzialmente le Autorità Sanitarie hanno bloccato ed eliminato dal commercio tutte le partite dei prodotti potenzialmente infetti.

Essendo la Listeria un germe ubiquitario e piuttosto diffuso nell’ambiente, non è sempre facile prevenirne la  presenza sia negli alimenti freschi (frutta, verdura, carne, latte crudo), che in quelli manipolati come ad esempio il salmone affumicato tagliato manualmente. Il semplice esame visivo degli alimenti non è possibile capire se siano contaminati o meno. Anche se normalmente la malattia è causata da alimenti contenenti un numero elevato di  Listerie  è comunque sempre raccomandabile adottare delle misure igieniche cautelative  che sono relativamente semplici e che consistono in:

  • Cottura completa degli alimenti di origine animale
  • Lavaggio accurato della frutta e delle verdure consumate fresche
  • Separazione nell’interno del frigorifero tra i vari cibi
  • Utilizzare prodotti lattiero caseari sterilizzati (quelli in vendita nei normali esercizi commerciali generalmente lo sono)
  • Lavaggio accurato di stoviglie e delle mani che sono state a contatto con cibi vegetali crudi e/o di facile deperibilità.

Le persone maggiormente a rischio (immunodepressi, anziani, donne incinte) dovrebbero avere un livello di attenzione più alto come ad esempio:

  • Cuocere nuovamente i cibi provenienti provenienti dalla gastronomia commerciale
  • Mangiare formaggi ottenuti con latte sterilizzato
  • Evitare patè di carne fresca e pesce affumicato soprattutto se non si trova nella confezione originale.

Nei casi in cui dovesse comparire la malattia è di fondamentale importanza ricorrere tempestivamente alla cure mediche, in quanto una terapia antibiotico nelle fasi precoci consente una completa e rapida guarigione.

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