Zoonosi alimentare: come difendersi

Agostino Macrì
12 Gennaio 2017
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Come ogni anno l’EFSA , congiuntamente al ECDC (la struttura europea che si occupa delle malattie infettive), ha pubblicato il rapporto sull’andamento delle zoonosi alimentari che, come è noto, sono malattie in grado di colpire l’uomo attraverso il consumo di alimenti di origine animale infetti. Nell’Unione Europea tra queste malattie  nel 2015 la più frequente è stata la campilobatteriosi con 229.213 casi. Essa è provocata dal Campylobacter che si trova soprattutto tra i polli e nella carne di pollo. Interessante notare il suo costante aumento a partire dal 2008.

Anche se di poco sono aumentati i casi di  salmonellosi, passati da 92.007 nel 2014 a 94.625 nel 2015. Le Autorità ritengono che l’aumento osservato negli ultimi due anni è in parte dovuto al miglioramento della sorveglianza e dei metodi diagnostici.

Infatti, considerando i dati a lungo termine, la tendenza è ancora in calo grazie alle misure di prevenzione adottate degli Stati membri per ridurre la presenza di Salmonella negli allevamenti di pollame.

Le malattie più importanti e pericolose come la tubercolosi, la brucellosi, la trichinellosi, la cisticerciosi sono sempre meno frequenti. Ciò è dovuto al fatto che negli allevamenti di bovini, suini e ovini si interviene con misure preventive sempre più efficaci.

Un caso a parte è la Listeriosi, che nel 2015 ha colpito circa 2.200 persone, causando 270 morti, il numero più alto mai registrato nell’UE. La percentuale di casi nella fascia di età oltre i 64 anni è aumentata dal 56% del 2008 al 64% del 2015. Inoltre, in questo periodo, il numero di casi segnalati e la loro percentuale sono quasi raddoppiati nei soggetti di età superiore a 84 anni.

Causa della listeriosi non sono soltanto gli alimenti di origine animale, ma anche i vegetali e l’acqua. Il microrganismo infatti è diffuso in modo ubiquitario e le misure igieniche adottate negli allevamenti potrebbero non essere sufficienti. E’ quindi molto importante che i consumatori seguano le indicazioni fornite dai produttori degli alimenti per la conservazione e il loro consumo.

Il rapporto dell’EFSA dimostra che le misure igieniche adottate negli allevamenti sono molto efficaci nel prevenire la diffusione di malattie zoonosiche molto gravi quali la brucellosi, la tubercolosi, la trichinellosi, l’encefalopatia spongiforme bovina (mucca pazza).

Altre malattie invece destano ancora preoccupazione a causa anche della ampia diffusione ambientale dei microrganismi  (oltre alla listeria, gli E. coli produttori di verocitossine ed altri microrganismi causa di tossinfezioni alimentari). In questi casi è di fondamentale importanza che i cittadini siano adeguatamente informati dei pericoli esistenti e su come gestire il cibo in modo da adottare adeguate misure precauzionali.

Informazioni si possono ottenere anche visitando questo blog dove sono descritte alcune tossinfezioni alimentari.

Leggi anche Listeriosi, com’è e come evitarla

Leggi il report dell’EFSA

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