Ristoratore condannato per maltrattamento delle aragoste.

Agostino Macrì
28 Giugno 2017
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28 giugno 2017 Legare le chele alle aragoste e metterle sotto ghiaccio in attesa di cucinarle è un reato e per questo un ristoratore è stato condannato. Per evitare sofferenze i crostacei dovrebbero essere messi in vasche a temperatura adatta alle loro esigenze fisiologiche e con la possibilità di muovere le chele. Consumare una aragosta “fresca” in un ristorante è un previlegio che pochi possono permettersi. Viste le difficoltà di conservare e cuocere questi preziosi crostacei probabilmente i costi lieviteranno ancora. Forse è meglio ordinare un crostaceo congelato (tanto non sappiamo se ha sofferto o meno prima di finire a – 20° C); se è ben cucinato probabilmente non riusciremo nemmeno a capire la differenza da uno fresco.
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