Nanotecnologie: il futuro è già qui

Agostino Macrì
15 Dicembre 2014
Condividi su
Non si tratta più di sperimentazioni fantascientifiche ma di concrete realtà divenute essenziali per la produzione di molteplici prodotti di uso comune, realizzati con processi tanto particolari quanto attenti alla sicurezza. Per nanotecnologie si intende la capacità di osservare, misurare e manipolare la materia a livello atomico e molecolare, in una scala dimensionale indicativamente tra uno e cento nanometri e della progettazione e realizzazione di sistemi e dispositivi in tale scala. I nanomateriali sono materiali con almeno una delle dimensioni comprese tra uno e cento nanometri. Per fare un esempio di questo ordine di grandezza basta immaginare che un “nanometro” (cioè un milionesimo di millimetro) è cinquantamila volte inferiore al diametro di un capello. Siamo quindi in un universo impercettibile all’occhio umano. Tra i vantaggi dell’uso dei nanomateriali vi è l’aumento della superficie dei materiali e quindi un migliore sfruttamento delle loro proprietà, riducendone drasticamente la quantità utilizzata. I possibili campi di applicazione sono molteplici (materiali, elettronica, farmaceutica, energia, ambiente, alimentare, packaging, tessile, cosmetico, ecc.) e forse ad oggi non ancora del tutto esplorati. Attualmente la regolamentazione principale riguardo ai nanomateriali è il REACH (Regolamento (CE) n. 1907/2006, relativo alla registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) e sono disponibili informazioni adeguate sull’impiego e sulla sicurezza degli stessi che già da diversi anni vengono adoperati in oggetti di uso quotidiano. Un esempio significativo sono le nanoparticelle di argento di cui vengono sfruttate le proprietà antisettiche per esempio per la realizzazione di superfici con caratteristiche antibatteriche (elettrodomestici, tessili, ceramica, computers) oppure in ambito medicale per bende, cerotti e anche dispositivi più complessi quali impianti e protesi. L’uso delle nanotecnologie permette di modificare le proprietà e funzionalità dei materiali e quindi anche la loro interazione con i sistemi biologici. Il loro utilizzo deve quindi essere sempre accompagnato da un’attenta verifica e valutazione degli effetti sulla salute dell’uomo e sull’ambiente al fine di garantirne un uso sicuro ed efficace. È bene sottolineare che i prodotti che ricorrono all’impiego delle nanotecnologie e che sono presenti in commercio, sono stati ampiamente studiati e possono ritenersi altrettanto sicuri. Pertanto è di fondamentale importanza informare correttamente i consumatori sui nanomateriali, sulle nanotecnologie e sui vantaggi che possono derivare dal loro utilizzo, così come sarebbe opportuno evidenziare gli eventuali problemi che potrebbero essere correlati alla loro applicazione e, ove necessario, le adeguate misure precauzionali da adottare. È auspicabile evitare che i “media” si approprino delle informazioni disponibili magnificando i pochi pericoli e trascurando i tanti benefici. Le informazioni dovrebbero essere fornite da organizzazioni effettivamente indipendenti e probabilmente quelle dei consumatori potrebbero essere le più indicate. (Martina Bernardi)
Condividi su: