Meglio un panino casalingo o la mensa scolastica?

Agostino Macrì
21 Settembre 2016
Condividi su

Il Consiglio di Stato ha affermato il diritto degli studenti a potersi portare il cibo da casa senza dover utilizzare le mense scolastiche. Indipendentemente dagli aspetti giuridici andiamo a vedere quali sono i vantaggi di questa decisione. – I genitori conoscono i gusti dei propri figli e quindi possono preparare un pranzo con il cibo di maggiore gradimento.– Esistono poi dei bambini o ragazzi che hanno bisogno di regimi alimentari particolari (allergici o intolleranti all’uovo o al latte o al glutine o altro) e quindi preparando il pasto da casa sono sicuri di evitare pericolose complicazioni (anche se le mense scolastiche debbono preparare cibi dedicati per i ragazzi che hanno problemi di allergie o intolleranze e quindi queste preoccupazioni non dovrebbero esistere).

– I pasti preparati da casa possono costare meno e, se in una famiglia ci sono più ragazzi, il risparmio può divenire consistente; si deve anche considerare la possibilità utilizzare cibo preparato in eccesso e quindi ridurre gli sprechi.

Quali sono i possibili aspetti negativi.

– Il valore nutrizionale dei pasti forniti dalle mense scolastiche è proporzionato ed equilibrato in funzione delle esigenze alimentari dei ragazzi. Difficilmente lo stesso equilibrio può essere garantito dai pasti preparati a casa.

– Esistono delle obiettive difficoltà logistiche per il trasporto del cibo da casa a scuola, della conservazione in classe prima del pranzo e, soprattutto il mantenimento di corrette condizioni igieniche ed in particolare la conservazione in frigorifero. Esiste quindi la possibilità che gli alimenti domestici mal conservati vadano incontro a delle contaminazioni da microrganismi responsabili di tossinfezioni alimentari.

Proprio questo sembra essere l’elemento critico poichè molti agenti patogeni (coli, stafilococchi, clostridi, salmonelle, campylobacter, ecc.) possono essere presenti nell’ambiente e contaminare il cibo. Nel periodo di tempo tra la preparazione domestica e il consumo potrebbero svilupparsi e fare divenire il panino potenzialmente pericoloso.

Questo è un rischio da non sottovalutare. Si ricordi che l’unico vero pericolo alimentare è rappresentato dalle tossinfezioni che, nell’ambito dell’Unione Europea, ogni anno colpiscono circa 300.000 persone e nella maggior parte dei casi vengono contratte in ambito domestico. Probabilmente il dato è sottostimato perché le forme semplici (diarree, vomiti , febbre, hanno un carattere transitorio e non vengono segnalate alle autorità sanitarie.

In conclusione quindi, fermo restando il diritto a scegliere per i propri figli il cibo che si ritiene più opportuno, è assolutamente necessario fare molta attenzione agli aspetti igienico-sanitario che potrebbero non essere garantiti in modo soddisfacente nei cibi portati da casa.  Si deve anche sottolineare che i gestori delle mense scolastiche debbono seguire delle norme molto rigorose proprio per  evitare i pericoli microbiologici.

Condividi su: