Il sale questo sconosciuto

Agostino Macrì
27 Luglio 2016
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Ogni grammo di cloruro di sodio (NaCl) da tutti conosciuto come sale, contiene circa 0,4 g di sodio. Questo elemento è di fondamentale importanza per il nostro organismo e deve essere assunto quotidianamente con l’alimentazione in una quantità di almeno 100-600 mg al giorno, pari a circa 0,25-1,5 grammi di sale.  Nei periodi estivi, o quando si pratica dello sport, con la sudorazione si perde parecchio sale che deve essere integrato con la dieta. Noi tutti però generalmente superiamo ampiamente i nostri fabbisogni reali e questo fatto può dare origine a dei problemi di salute. Secondo la Società Italiana Ipertensione Arteriosa SIIA) un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa, soprattutto nelle persone predisposte. È infatti dimostrato che elevati apporti di sodio (che è contenuto nel sale) aumentano il rischio per alcune malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni, sia attraverso l’aumento della pressione arteriosa sia indipendentemente da questo meccanismo. Poco sale abbassa la pressione arteriosa? Gli studi che hanno valutato gli effetti della riduzione dell’apporto di sale nella dieta confermano che negli ipertesi la diminuzione del sale nella dieta comporta mediamente una riduzione della pressione sistolica di 5 mmHg e della diastolica di 3 mmHg.   Quanto sale al giorno? L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera.  Due grammi sodio corrispondono a circa 5 grammi di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da the.”   Il problema dell’eccesso del consumo di sale è stato affrontato anche dalla Unione Europea che, con il Regolamento 1169/2011, meglio conosciuto come “Etichettatura” impone di indicare il contenuto di sale negli alimenti. Questa imposizione deriva dal fatto che il sale presente nei cibi industriali o consumati fuori casa è più del 75%. Si stima che  quello aggiunto nelle preparazioni domestiche è di circa il 10%. Anche se ciascuno di noi attraverso la lettura delle etichette degli alimenti può calcolare le quantità che sta per assumere appare utile segnalare le quantità di sodio nascoste nel piatto calcolate dall’ex Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN, attualmente CRA NUT)   300 gr di pizza rossa o bianca = 2 grammi 50 gr di pane (una fetta) = 0,15 grammi 20 gr biscotti dolci (2-4 biscotti) = 0,04 grammi 50 gr di parmigiano = 0,3 grammi 50 gr di prosciutto crudo dolce (3-4 fette medie)  = 1,29 grammi 50 gr di prosciutto cotto (3-4 fette medie) = 0,36 grammi 50 gr di salame di Milano (8-10 fette medie) = 0,75 grammi 100 gr mozzarella di mucca = 0,20 grammi 20 gr Parmigiano grattugiato (1 cucchiaio) = 0,06     Cosa fare? L’ex INRAN ha predisposto queste semplici linee-guida dell’INRAN  il cui rispetto porta a ridurre o annullare i pericoli legati ad un eccessivo consumo di sale.   1  Riduci progressivamente l’uso di sale sia a tavola sia in cucina. 2  Preferisci al sale comune il sale arricchito con iodio (sale iodato). 3  Non aggiungere sale nelle pappe dei bambini, almeno per tutto il primo anno di vita. 4  Limita l’uso di condimenti alternativi contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.). 5  Insaporisci i cibi con erbe aromatiche (come aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, sedano, porro, timo, semi di finocchio) e spezie (come pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano, curry). 6  Esalta il sapore dei cibi usando succo di limone e aceto. 7  Scegli, quando sono disponibili, le linee di prodotti a basso contenuto di sale (pane senza sale, tonno in scatola a basso contenuto di sale, ecc.). 8  Consuma solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale (snack salati, patatine in sacchetto, olive da tavola, alcuni salumi e formaggi). 9  Nell’attività sportiva moderata reintegra con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione.”   Ricorda che il sale migliora le qualità organolettiche del nostro cibo e nelle giuste quantità è di fondamentale importanza per la nostra salute. Un eccesso può risultare dannoso. Impariamo a gestirlo meglio sia in casa, sia, soprattutto, nel consumo degli alimenti che acquistiamo facendo un minimo di attenzione alle etichette per evitare di trasformare il piacere della tavola in un pericolo per la nostra salute.
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