Gli integratori aumentano il rischio di cancro?

Agostino Macrì
12 Ottobre 2015
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In questi giorni è circolata la notizia che alcuni integratori alimentari siano in grado di provocare il cancro alla prostata, suscitando molte preoccupazioni a causa dello superficialità con cui è stata diffusa la notizia stessa. Vediamo cosa è avvenuto: all’Ospedale Le Molinette di Torino è stato tentato di prevenire la comparsa del cancro alla prostata mediante la somministrazione di sostanze naturali (selenio, il licopene presente nel pomodoro  ed alcuni principi attivi del te verde). Lo studio è stato effettuato su sessanta persone che si trovavano in una situazione  clinica precancerosa per la presenza di cellule tumorali alla prostata. A trenta è stata somministrata una miscele delle citate sostanze  ed alle altre trenta persone un placebo. Essendo le sostanze degli ottimi antiossidanti si sperava che potessero agire sulle cellule tumorali bloccandone o quanto meno riducendone lo sviluppo. Invece questo non sembra che sia avvenuto in quanto tra le persone trattate con gli antiossidanti tredici hanno sviluppato il tumore, mentre, nello stesso periodo di tempo, soltanto due che avevano preso il placebo si sono ammalate. La conclusione dello studio è che, nelle condizioni sperimentali in cui si è operato, le sostanze somministrate non sono efficaci contro le cellule precancerose. Trattandosi di sostanze presenti in molti integratori ed anche negli alimenti che comunemente consumiamo, è circolato il messaggio che gli integratori fanno venire i tumori e magari qualcuno ha anche pensato che il pomodoro ed il tè verde sono pericolosi. La verità è molto diversa: ogni sostanza chimica, naturale o di sintesi, ha una soglia oltre la quale può essere dannosa. Normalmente però nei nostri alimenti le varie sostanze chimiche sono presenti in quantità di assoluta sicurezza. Anche le dosi presenti negli integratori sono efficaci e sicure poiché sono calcolate a seguito di accurati studi clinici; i risultati di questi studi sono valutati dal Ministero della Salute prima di consentire la commercializzazione dei singoli prodotti. Bisogna poi ricordare che gli integratori alimentari, regolarmente registrati dal Ministero della Salute, non hanno attività terapeutica e non essendo dei farmaci sono di libera vendita. Per una maggiore sicurezza, prima di iniziare un ciclo di assunzione degli integratori, è bene consultare il proprio medico e/o il farmacista e leggere con attenzione i foglietti illustrativi. Bisogna però diffidare dagli integratori alimentari che possono trovarsi nel commercio elettronico: in questi prodotti, spesso non registrati dal Ministero della Salute, possono nascondersi pericolose sostanze chimiche che potrebbero compromettere lo stato di salute di chi li consuma. In conclusione chi ha bisogno di assumere integratori alimentari può farlo con tranquillità, facendosi magari consigliare dai sanitari e acquistandoli nei canali di vendita legali. A questo link sono consultabili gli integratori approvati dal Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=3668&area=Alimenti%20particolari%20e%20integratori&menu=registri
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