Foie Gras, rispetta gli animali?

Agostino Macrì
7 Aprile 2015
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Il “fois gras” (o meglio “le fois gras”) è una specialità alimentare che si ottiene dalle anatre o delle oche (di sesso maschile) attraverso una alimentazione forzata e superiore ai reali fabbisogni degli animali. L’eccesso di cibo provoca un accumulo di grasso nel fegato che diviene “steatosico”. Quando gli animali sono “pronti” vengono uccisi, si preleva il fegato che, opportunamente lavorato, diviene la prelibata specialità alimentare chiamata appunto “fois gras”.

L’alimentazione forzata si ottiene introducendo con una sonda esofagea l’alimento direttamente nello stomaco degli animali. Questa tecnica in francese si chiama “gavage”  che in italiano corrisponde a “ingozzamento”.

La produzione del “fois gras” è stata oggetto di numerose critiche in quanto molti ritengono che il benessere degli animali non venga rispettato. Sull’onda dei movimenti di protesta questo tipo di allevamento continua ad esistere in pochi Paesi; tra questi la Francia che annovera il prodotto tra le ricercatezze della propria tavola.

Il Italia l’allevamento degli animali attraverso l’alimentazione forzata non è consentito. Non è però proibito vendere e consumare il “fois gras” che si può trovare nei negozi di gastronomia.

Quello che lascia interdetti è la “presentazione” che ne viene fatta in una importante catena di distribuzione nazionale. Si dice infatti che si ottiene da animali “rustici” che vivono all’aria aperta, alimentati con mais non OGM e che la lavorazione del fegato è fatta in modo tale da esaltarne il gusto.

Viene anche detto che l’alimentazione è forzata, ma lo si dice in francese ovvero “gavage”. Forse non sono riusciti a trovare un termine in italiano adeguato; se avessero scritto “ingozzamento” o qualcosa di simile si sarebbe persa la nota esotica che magari piace ed attrae il consumatore nostrano; oppure perché tale tecnica è avversata da molte persone.

Ognuno di noi ha il diritto di acquistare gli alimenti che desidera, ma ha anche il diritto di sapere come sono prodotti, soprattutto se si tratta  di alimenti ottenuti con tecniche che nel nostro Paese non sono consentite.

Agli interessati e su richiesta fornisco le indicazioni su dove poter  acquistare il prodotto.
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